Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки - стр. 5
La madre, insospettita, entrò nella stanza all’improvviso.[32]
– Ah! E’ per questo che non volevi uscire! Ma è morta! Che te ne fai?[33]
– Morta o non morta, non so vivere lontano da lei![34]
– Almeno falla pettinare![35] – disse la Regina, e fece chiamare il Real Parrucchiere.
Il Real Parrucchiere cominciò a pettinarla, e gli si ruppe il pettine. Prese un altro pettine e gli si ruppe anche quello. Così, uno dopo l’altro, ruppe sette pettini.
– Ma cos’ha in testa questa ragazza? – chiese il Real Parrucchiere. – Voglio guardarci. – E toccò una capocchia di spillone. Tirò piano piano, e man mano che tirava lo spillone, la giovane ripigliava i colori[36], e aperse gli occhi, sospirò, respirò, disse:
– Oh! – e s’alzò in piedi.
Si fecero le nozze. Tavolate anche per le vie.[37] Chi voleva mangiare mangiò e chi non voleva non mangiò.
(Abruzzo)
Le domande da rispondere
1. Perché la bella Venezia volle uccidere la sua figllia?
2. Cosa fece lo sguattero?
3. Cosa egli portò alla bella Venezia per dimostrare che ebbe eseguito il suo ordine?
4. Cosa dissero i ladroni dopo aver trovato nella loro tana una bella ragazza?
5. Cosa faceva la ragazza per i ladroni?
6. Come era tolto l’incantesimo?
Lo sciocco senza paura
Un uomo aveva un nipote che era stupido: non capiva niente ma non aveva paura di nulla. Quell’uomo partì e lasciò detto[39] al nipote che stesse attento ai ladri, che non portassero via la roba di casa. E lui:
– Che sono questi ladri? Che cos’è questa roba di casa? Io non ho paura di niente.
Vengono i ladri, gli dicono:
– Cosa fai qui, ragazzo? Noi dobbiamo rubare.
– E be’, e con ciò?[40] E rubate pure, chi ve lo impedisce? Credete che io abbia paura? – e li lasciò rubare tutto.
Torna lo zio e vede la casa svaligiata. Dice al nipote:
– Hai fatto venire i ladri?[41]
– Io? Io ero qui sulla porta. Sono venuti i ladri. Hanno detto: «Che fai qui? Dobbiamo rubare». «E chi ve lo impedisce?», gli ho detto, «guarda che tipi!» e loro hanno rubato. Io non c’entro.[42]
L’uomo pensò che aveva un fratello prete, che avrebbe potuto educarlo meglio.
– Devi andare da tuo zio prete, – gli disse.
– Che cos’è questo zio prete? Io non conosco zii preti, io non conosco nessuno, se vogliamo andare dallo zio prete su, andiamoci!
Lo zio prete la prima sera gli disse:
– Stasera devi andare a spegnere i lumi in chiesa.
E il nipote:
– Cosa sono questi lumi? Che cos’è questa chiesa? Io non conosco lumi, io non conosco chiesa; andrò dove volete, non ho paura di niente.