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Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки - стр. 6

Lo zio aveva detto al sacrestano che mentre il nipote spegneva i lumi calasse un corbello pieno di candele e dicesse:

– Chi vuol vedere il Regno dei Cieli, venga qui dentro.

Il nipote vede il corbello, sente la voce e dice:

– Che cieli, che cieli, io non conosco cieli, aspettatemi che vengo.

Prende un coltello e taglia la fune. Il sacrestano tira e gli rimane la fune in mano.

La sera dopo lo zio prete comandò al sacrestano che si mettesse in una bara e si fingesse morto per poi far paura al nipote.

– Questa sera vai a vegliare un morto, – disse al ragazzo.

– Che cos’è questo morto? Che cos’è questo vegliare? Io andrò in tutti i posti.

E andò in chiesa a vegliare il morto. C’era un lumicino fioco fioco vicino al morto, e tutto il resto buio. Il morto comincia ad alzare una gamba. Il ragazzo lo guarda e non si fa né in qua ne in là.[43]

Il morto alza la testa, e il ragazzo sbadiglia. Allora il morto dice:

– Ehi, tu! Sono vivo ancora!

Il ragazzo dice:

– Se sei vivo, morirai ora.

Prende uno spegnitoio, glielo dà sulla testa e l’ammazza. Torna dallo zio prete e gli dice:

– Sai, quel morto, non aveva finito di morire, e l’ho finito io.

(Livorno)

Le domande da rispondere

1. Cosa ha risposto lo sciocco ai ladri?

2. Elencate tutto che non conosce lo sciocco?

3. Perché il sagrestano si è messo nella bara?

4. Con che scopo lo ha fatto?

5. Come lo sciocco ha ucciso il sagrestano?

La lattaia regina

C’erano un Re e una Regina che non avevano avuto figli. Una vecchina disse loro l’avvenire.

– Contentatevi di scegliere, – disse, – tra avere un figliolo che se ne andrà via di casa e non lo vedrete più, e una figliola che se la guarderete per bene riuscirete a tenerla fino a diciott’anni.

Il Re e la Regina si contentarono della figliola; e difatti, poco dopo la figliola venne al mondo. Il Re fece fare un bellissimo palazzo sottoterra e lì la bambina fu educata e cresciuta senza sapere nulla di quel che c’era là sopra.

Arrivata a diciott’anni, cominciò a pregare la governante che le aprisse la porta. E la governante finì per obbedirle. La ragazza uscì dalla porta e si trovò in giardino. C’era il sole che lei non aveva mai visto, i colori del cielo e dei fiori, e ne restò incantata. Ma ecco che dal cielo calò un uccello dalle grandi ali, la prese con gli artigli e la portò via.

Volò, volò, poi scese su una casa di campagna e abbandonò la ragazza sul tetto. Due contadini, padre e figlio, dai campi, videro qualcosa che luccicava sul tetto di casa. Salirono sul tetto con una scala a pioli[44] e ci trovarono una ragazza con una corona di brillanti in testa che luccicava tutt’intorno.

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