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Волшебные итальянские сказки / Fiabe italiane magiche - стр. 7

su –di – in –per

1. Il re fu contento ___ sentirsi tanto amato dalle due figliole più grandi.

2. Questo re aveva tre figlie e quando rimase vedovo riversò tutto il suo amore ____ di loro.

3. Un giorno il re dovette partire _____ guerra.

4. La madre piangeva lacrime amare e si lamentava ___ il grande dolore.


6. Поставьте глаголы в нужную форму:

1. Allora la sposa (alzarsi) e (dire) al re.

2. (Passare) le sue notti vegliandolo, e (affaticarsi) tanto da non potere stare neanche più in piedi.

3. La sposa stessa (dire) ai cuochi cosa (dovere) cucinare.

4. La (guardare) quindi molto attentamente e la (ritenere) adatta a quel lavoro, e le (chiedere) quanti soldi (volere).


7. Ответьте на вопросы:

1. Perché la sposa cucinò le pietanze per il re?

2. Cosa faceva la principessa nella casa della moglie del cantiniere?

3. Perché il re cacciò di casa la figlia minore?

4. Perché la regina amava la ragazza?

5. Raccontare il testo.

Ответы

1. Il re aveva tre figlie.

2. Un cibo.

3.

1. Come puoi pensare una cosa simile?

2. Ti auguro tutto il bene di questo mondo, figlia mia.

3. La sposina aveva cucinato tutte le pietanze per il re.

4. Il giorno della benedizione nuziale arrivarono tutti gli invitati.

4. aiutava.

5.

1. Il re fu contento di sentirsi tanto amato dalle due figliole più grandi.

2. Questo re aveva tre figlie e quando rimase vedovo riversò tutto il suo amore su di loro.

3. Un giorno il re dovette partire in guerra.

4. La madre piangeva lacrime amare e si lamentava per il grande dolore.

Faccia di capra

Un contadino aveva dodici figlie e per far vivere onoratamente la famiglia, andava ogni mattina a zappare a giornata e non avresti saputo dire se era più il sudore che gli colava a terra o la saliva che si sputava sulle mani: basta dire che con il poco delle sue fatiche riusciva a mantenere tutte quelle bambine, giusto che non morissero di fame. Ora, mentre questo si trovava un giorno a zappare ai piedi di una montagna[53], dove c’era una grotta così profonda e buia che il Sole aveva paura ad entrarci, da questa uscì un lucertolone[54] verde grande quanto un coccodrillo e il povero contadino restò così spaventato che non ebbe la forza di squagliarsela e da un’apertura di bocca di quella brutta bestia aspettava la chiusura dei suoi giorni. Ma il lucertolone si fece più vicino e disse: “Non avere paura, uomo dabbene mio, perché non sono qui per farti alcun dispiacere, ma vengo soltanto per il tuo bene”. Sentendo questo Masaniello, così si chiamava il contadino, le s’inginocchiò dinanzi, dicendole: “Signora come-ti-chiami, io sono nelle tue mani: agisci da persona dabbene e abbi compassione di questo poveruomo, che ha dodici piagnucoloni da far vivere”. “Per questo”, rispose la lucertola, “io sono venuta ad aiutarti; perciò portami domani mattina la più piccola delle tue figlie, perché me la voglio crescere come una figlia”. Lo sventurato padre, sentendo questo, restò più confuso di un ladro quando gli viene trovata la refurtiva addosso, perché, sentendosi chiedere la figlia dalla lucertolona e anche la più piccolina, ne dedusse che la faccenda puzzava e che la voleva come pillola purgativa per evacuare la fame. E disse fra sé

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