Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки - стр. 14
– Chi picchia?
– Son Geppone. Non c’è vostro marito?
– È andato a soffiare un po’ tra i faggi e torna subito. Entrate ad aspettarlo in casa, – e Geppone entrò nel castello.
Dopo un’ora rincasò il Vento Tramontano.
– Buon giorno, Vento.
– Chi sei?
– Sono Geppone.
– Cosa cerchi?
– Tutti gli anni mi porti via i raccolti, lo sai bene, e per colpa tua muoio di fame con tutta la famiglia.
– E perché sei venuto da me?
– Per chiederti, visto che m’hai fatto tanto male, che tu rimedi in qualche modo[79].
– E come posso?
– Son nelle tue mani.
Il Vento Tramontano fu preso dalla carità del cuore per Geppone, e disse:
– Piglia questa scatola, e quando avrai fame aprila, comanda quel che vuoi e sarai obbedito. Ma non darla a nessuno, che se la perdi non avrai più niente.
Geppone ringraziò e partì. A metà strada, nel bosco, gli venne fame e sete. Aperse la scatola, disse:
– Porta pane, vino e companatico[80], – e la scatola gli buttò fuori un bel pane, una bottiglia e un prosciutto. Geppone fece una bella mangiata e bevuta lì nel bosco e ripartì.
Prima di casa trovò moglie e figlioli che gli erano venuti incontro:
– Com’è andata? Com’è andata?
– Bene, bene, – fece lui e li ricondusse tutti a casa; – mettetevi a tavola. – Poi disse alla scatola: – Pane, vino e companatico per tutti, – e cosi fecero un bel pranzo tutti insieme.
Finito di mangiare e bere, Geppone disse alla moglie:
– Non lo dire al Priore che ho portato questa scatola. Se no gli prende voglia d’averla e me la soffia.
– Io, dir qualcosa? Dio me ne liberi![81]
Ecco che il Priore manda a chiamare la moglie di Geppone.
– È tornato, tuo marito? Ah sì, e com’è andata? Bene, son con tento. E che ha portato di bello? – E così, una parola dopo l’altra, gli cava fuori tutto il segreto.
Subito chiamò Geppone:
– O Geppone, so che hai una scatola molto preziosa. Me la fai vedere? – Geppone voleva negare, ma ormai sua moglie aveva detto tutto, così mostrò la scatola e le sue virtù al prete.
– Geppone, – disse lui, – questa la devi dare a me.
– E io con cosa resto? – disse Geppone. – Lei sa che ho perso tutti i raccolti, e non ho di che mangiare.
– Se mi dai cotesta[82] scatola, ti darò tutto il grano che vuoi, tutto il vino che vuoi, tutto quel che vuoi quanto ne vuoi.
Geppone, poveretto, acconsentì; e cosa gliene venne? Il Priore, grazie se gli diede qualche sacco di sementi grame. Era di nuovo allo stento e questo, bisogna dirlo, per colpa di sua moglie.
– È per causa tua che ho perso la scatola, – le diceva, – e dire che il Vento Tramontano me l’aveva raccomandato, di non dirlo a nessuno. Ora, di ripresentarmi a lui non ho più il coraggio. Finalmente si fece animo, e partì per il castello. Bussò, s’affacciò la moglie del Vento.