Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки - стр. 12
2. Perché il vecchio non voleva dire alla moglie del denaro nascosto?
3. Che cosa ricevette il vecchio per la terza volta?
4. Che pesce capitò tra le mani del vecchio?
5. Cosa ne fece?
6. Grazie a che cosa si salvarono i marinai?
7. Che patto fecero loro con il vecchio?
Il bambino che diede damangiareal crocifisso
Un contadino timorato di Dio trovò un giorno nel suo campo un bambinello abbandonato.
– Povera creatura innocente, – disse, – chi sarà l’anima snaturata che ti ha lasciato qui al tuo destino? Non aver paura: io ti prenderò con me e t’alleverò.
Da quel giorno tutto cominciò a andargli a gonfie vele.[71] Le piante erano cariche di frutti, il grano cresceva che era un piacere, la vigna dava buone vendemmie: insomma il contadino non era mai stato cosi fortunato.
Il bambino crebbe e più cresceva e più diventava un bravo bambino, ma vivendo in quella campagna sperduta, non aveva mai visto una chiesa né una immagine e non sapeva nulla di Nostro Signore né dei Santi. Un giorno il contadino doveva andare a Catania.
– Vuoi venire con me? – chiese al bambino.
– Come volete voi, massaro[72], – rispose il bambino, e andò in città col contadino.
Quando furono arrivati vicino al duomo, il contadino disse:
– Io ora ho da andare per i miei affari. Tu entra in chiesa e aspettami lì finché non ho finito.
Il bambino entrò nel duomo e vide i manti ricamati d’oro, le tovaglie preziose sull’altare, i fiori, le candele, e stava a bocca aperta, perché mai aveva visto niente di simile.
Passo passo arrivò all’altare maggiore e vide il Crocifisso. S’inginocchiò sui gradini, e si rivolse al Crocifisso:
– Cumpareddu[73], perché vi hanno inchiodato a questo legno? Avete fatto qualcosa di male?
E il Crocifisso fece segno di sì con la testa.
– Oh, povero cumpareddu, non lo dovete più fare, vedete come dovete soffrire adesso!
E il Signore fece di nuovo di sì con la testa[74].
Così continuò per un bel pezzo[75] a parlare con il Crocifìsso, finché non furono finite tutte le funzioni. Il sagrestano voleva chiudere la porta della chiesa, ma vide quel contadinello inginocchiato, davanti all’altare maggiore. – Ehi, tu! Alzati, è ora d’uscire!
– No, – rispose il bambino, – io resto qui, altrimenti quel poveretto rimane tutto solo. Prima lo avete inchiodato sul legno, e ora lo abbandonate al suo destino. Non è vero, cumpareddu, vi fa piacere che resti qui con voi?
E il Signore fece di sì con la testa.
A sentire il bambino che parlava a Gesù Cristo, e a vedere Gesù Cristo che gli rispondeva, il sagrestano, pieno di terrore, corse dal curato e gli raccontò tutto. Il curato disse: