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Итальянские сказки / Fiabe Italiane - стр. 7

7. Ответьте на вопросы:

1. Perché il boscaiolo volle abbattere la quercia?

2. Che cosa mangiarono i coniugi?

3. Che cosa promise la fata al boscaiolo?

4. Dove abitava il boscaiolo?

5. Raccontare il testo.

Ответы:

1. Il boscaiolo voleva abbattere la quercia.

2. Il budino di riso.

3.

1. Aveva deciso di abbattere una grande quercia.

2. Ma voglio una pentola grande come questa tavola.

3. Lui abitava in una capanna di tronchi lavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie.

4. Voglio premiare il tuo buon cuore; esprimi tre desideri e quel che desideri accadrà.

4. comparve.

5.

1. Aveva deciso di abbattere una grande quercia, e faceva già il conto tutto contento di quante tavole e di quanta legna avrebbe ricavato.

2. Ma al colpo non cadde affatto.

3. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi più di prima e cominciarono a tirare la pentola per farla venire via.

4. E raccontò alla moglie quello che gli era successo.

Le streghelle

C’era una volta un cervo che viveva in una casupola vicino al bosco assieme ad un bambino. Ogni giorno quando usciva per andare a pascolare diceva al bimbo:” Tu non aprire mai a nessuno”. “Vai tranquillo, non farò entrare nessuno” rispondeva il bimbo.

Un giorno mentre il cervo era al pascolo ed il bambino era solo in casa si udirono colpi alla porta[35]. “Bimbo, fa freddo, apri lo stanzino; appena ci riscaldiamo, subito ce ne andiamo” dicevano delle strane vocine. “Io non devo aprire a nessuno” rispose il bimbo e non aprì. “Hai fatto bene” lo lodò il cervo, dicendogli che le vocine erano delle streghelle e che se le avesse fatte entrare lo avrebbero portato via[36]. Il giorno dopo, non appena[37] il cervo se ne andò, qualcuno bussò alla porta. “Oh che freddo, che freddo fa! Bimbo, bambino apri lo stanzino appena ci riscaldiamo subito ce ne andiamo!!” “Poverine, come tremano dal freddo là fuori; magari poi non sono così cattive, aprirò quanto basta perché[38] possano riscaldarsi” pensò e così aprì la porta. Appena furono dentro lo stanzino le streghelle presero il bimbo e lo portarono via dalla casupola. “Povero me” piangeva il bimbo ricordandosi del cervo e si mise a gridare[39] sperando che lo sentisse. Infatti lo sentì e dopo avere attraversato valli e monti si presentò con le sue enormi corna davanti alle streghelle che lasciarono il bimbo e sparirono. “Cosa ti avevo detto? La prossima volta non chiamarmi in aiuto” disse al bambino con aria seria. Dopo qualche giorno, mentre il bimbo era di nuovo a casa da solo si ripresentarono le streghelle e bussarono alla porta. “Bimbo, apri lo stanzino” mormorarono. “Non aprirò, vi conosco e non voglio essere portato via da voi” gli rispose. “Non temere, non ti faremo nulla, abbiamo tanto freddo, vorremmo solo riscaldarci e poi andremo subito via” dissero piangendo e supplicando. Il bambino dopo un po’ si commosse ed aprì la porta… e le streghelle con un balzo lo ghermirono e lo portarono via con loro. “Oh, perché non ho ubbidito, stavolta il mio amico cervo non verrà a liberarmi” pensava e piangendo cominciò a gridare affinché lo sentisse. Il cervo questa volta era talmente lontano che non lo udiva e nel frattempo le streghelle portarono il bimbo a casa loro dentro uno sgabuzzino, rimpinzandolo di cibo affinché diventasse bello grasso per poi farlo arrosto.

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