Итальянский с улыбкой. Мандрагора / La Mandragola - стр. 2
Sinceramente non ho nessuna speranza. In prima mi provoca disagio la natura di Lucrezia, che è onestissima. Poi, come sai, ha il marito ricchissimo che si lascia governare da lei[6], e, se non è giovane, non è del tutto vecchio, come pare. Per di più non ha parenti o vicini, con cui lei potrebbe visitare qualche festa o qualche altro evento, dove possono divertirsi le ragazze giovani. Nessun artigiano capita a casa sua; tutti i suoi servitori hanno paura di lei: in modo che non c’è luogo ad alcuna corruzione.
Ma credo che, nonostante questo, c’è sempre speranza! Anche se è debole e vana, ma la voglia e il desiderio, che l’uomo ha di fare la cosa, la rende possibile.
Ci sono tre cose che mi fanno sperare: la prima è la semplicità di messer Nicia: anche se è dottore, è il più semplice ed il più sciocco uomo di Firenze. L’altra è la voglia che lui e lei hanno d’avere figli: nonostante il fatto che abbian vissuto sei anni sposati, non ne hanno ancora fatti, e, essendo ricchi, muoiono del desiderio di averne. La terza è che tu hai con messer Nicia una stretta amicizia. Lo so che non ti invita a mangiare con lui, ma ti presta a volte i soldi. Io prometto, se ce la facciamo, di donarti una buona somma; altrimenti facciamo insieme una cena, ché comunque io non mangerei solo.
Magari potresti convincere messer Nicia ad andare con la sua donna al bagno in questo maggio? Potrebbe quel luogo farla diventare d’un’altra natura, perché in tali luoghi si festeggia sempre; ed io andrei là, e ci organizzerei tutti i tipi di divertimenti, spenderei molti soldi, a poco a poco diventerei il loro amico, entrerei in casa loro… che so io?